SOLCHI
SPERIMENTALI è il punto
di arrivo di venti anni di ascolti “matti e disperatissimi”, il tentativo di
tracciare un percorso che, snodandosi attraverso i circa 300 album recensiti,
fornisca una immagine il più ampia possibile di tutti i percorsi sperimentali
affrontati dalla “musica giovane” dagli anni sessanta ad oggi.
L’idea di
“avanguardia” che emerge da queste pagine, lungi da essere polveroso argomento
per accademici, è materia palpitante, una sorta di impulso creativo che ha
animato e arricchito i percorsi di numerosissimi artisti operanti negli ambiti
musicali più vari, dalla psichedelia al jazz rock, passando per il folk, la
musica panetnica, arrivando infine a fenomeni come la musica elettronica e il
black metal. Una simile volontà di abbattere steccati e barriere è ben espressa
anche dal trovare trattati, su queste pagine, musicisti dalle provenienze
geografiche più varie e sorprendenti, senza nessuna sudditanza culturale verso
il solitamente privilegiato mondo anglofono. SOLCHI SPERIMENTALI è una
straordinaria opportunità per conoscere musiche altre, in gran parte mai
affrontate dalla stampa specializzata. Una guida attendibile e, insieme, il
diario di una antica, folle, passione.
Il libro è suddiviso in una quarantina di capitoletti
ognuno dedicato a uno stile, un genere, un’area geografica o culturale, e
aperti dal disco che più significativamente la rappresenta o ne è stato il
capostipite. Ne nasce così una piccola mappa attraverso la quale individuare
influenze, discendenze, sviluppi, cambi di prospettiva. Così per esempio se “Introspezione” degli
Opus Avantra apre il capitolo dedicato a "Avanguardia/Tradizione
in Italia", le schede successive sono dedicate a Cacciapaglia, Pierrot
Lunaire, Arturo Stalteri, Luciano Cilio, Pepe Maina. Saranno invece i This Heat
di“Deceit” ad aprire "Industriali Inattuali" cui
seguono Good Missionaries, Lemon Kittens, Clock DVA, Hula, T.A.G.C. e Test
Dept. Molto spazio è dedicato alla scena francese, troppo spesso colpevolmente
ignorata da noi, all’interno della quale l’esploratore Cresti vi farà scoprire
magnificenze inaspettate (qui magari avremmo inserito anche Nyl e Cheval Fou),
ma non saranno poche le rivelazioni provenienti anche dal nostro Paese, per non
parlare della Germania, della Scandinavia o dell’Estremo Oriente. Se per voi la
musica è un viaggio continuo alla ricerca di sonorità nuove, di emozioni
inedite e inaudite, se, per parafrasare Socrate, pensate che il più profondo
conoscitore di rock è colui che sa di non sapere, che non è mai appagato, che
sa che "underground" ci sono miriadi di tesori nascosti,
allora Solchi Sperimentali è la guida che fa per voi, il vostro
Virgilio negli Inferi piacevolissimi e disturbanti delle musiche più oscure.
Antonello Cresti sarà il 10 maggio al Circolo
arci Eliogabalo di Fasano con inizio alle ore 20.30 per la presentazione di
questo suo interessante lavoro. A seguire, la
musica sperimentale suonata con la live performance 'MISOPHONIE' di ERGO (Marco
Malasomma).
Chi è ANTONELLO CRESTI è saggista,
compositore e giornalista. Si occupa prevalentemente di controcultura, musica
underground, spiritualità e mondo britannico, argomenti ai quali ha già
dedicato sette libri, usciti per varie case editrici. Con il collettivo Nihil
Project ha pubblicato apprezzati album in ambito sperimentale. Collabora
regolarmente con un ampio numero di testate cartacee e web, tra le quali Il
Manifesto, Alias, Left, Rockerilla, Altri, Liberazione. È ideatore e firma
principale del blog “di anomalie culturali” Idee In/Oltre.
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